Per riassumere il simbolo del Tao rappresenta:
- Moderare la presa di posizione in quanto tutte le posizioni sono solo sfumature tra due estremi
- Moderare le avversità in quanto due posizioni che sembrano inconciliabili a volte sono più simili di quello che si possa immaginare
- Comprendere le altre posizioni in quanto potremmo intravedere i punti comuni con le nostre credenze
- Abbandonare ogni posizione intransigente in quanto spesso questa posizione crolla su sè stessa confrontandosi con altre realtà.
- In pratica spogliarsi degli orpelli mentali che spesso sono solo limiti immaginari.
Detto questo cerchiamo ora di affrontare il concetto di misura, molto studiato dalla scienza, analizzato dalla filosofia e che alla fine lo ritroviamo in tutto ciò che ci circonda.
Ad oggi una misura di qualcosa indica un valore segnalato da uno strumento soggetto a, seppur minimo, errore di valutazione, secondo una scala di valutazione.
In pratica se prendete un righello con segnati i millimetri e fate una misura, ad esempio il risultato sarà : 12,5 cm +/- 1 mm
Ovvero tutti i valori possibili da 12,4 a 12,5 nella scala dei cm.
Questo concetto dell'errore, che sembra tanto moderno nella scienza, in realtà era piuttosto conosciuto in quasi tutte le civiltà nella storia.
Infatti, ad esempio, una delle discussioni che più dava fiato ai filo-platonici nell'antico occidente era che, se si dava un misuratore a diverse persone e gli si diceva di misurare un oggetto, i dati che essi riportavano variavano a seconda della persona, questo non per incapacità, e questo all'epoca veniva attribuita alla sensibilità degli organi di senso.....
Ad oggi sappiamo che anche il miglior misuratore del mondo ha in se, a causa del suo processo di regolazione, un errore implicito, a prescindere dall'uomo che misura.
Sappiate solo che il concetto di misura e di questa come insieme di valori in un intorno probabile era, ed è tutt'oggi, ancora argomento di discussione sia scientifica che filosofica.
Gli antichi cinesi, certo, non potevano essere da meno delle altre culture, essi però cercarono di considerare come strumento di misura l'uomo, e come oggetto da misurare lo spirito e tutto il non materiale....
Il problema con cui si dovettero confrontare era la scala di misura .... quale adoperare?
Se si usa la giustizia quale deve essere? Quella divina o quella umana?
Se si usa la bellezza quale deve essere? Quella esteriore o quella intelletuale?
Se si usa l'intelligenza quale deve essere? Quella Assoluta(divina) o quella umana?
A forza di porsi domande si arrivò ben presto al concetto di armonia con l'universo... che detta così pare qualcosa di esoterico ma alla fine è molto pratico...
Riprendiamo i concetti base secondo gli antichi, i così detti Principi (già enunciati in passato)
- Principio di ciclicità: Tutto è ciclico
- Principio di mutamento: Tutto è in mutamento
- Principio di cambiamento: La sostanza prima non cambia, cambia solo la forma
- Principio di equilibrio: Tutto è in equilibrio costante
Tutto ciò che favorisce il naturale svolgersi di questi principi "si avvicina"
Detto questo quindi abbiamo che l'armonia con i Principi di Base insieme alla morigeratezza nelle posizioni è il punto zero, tutto ciò che si distanzia da questo crea un segmento ed esso è valutabile...
Per semplificare con uno schema:
Il problema a questo punto era la precisione, data quindi dalla sensibilità dello strumento di misura.... il problema era semmai trovare un modo di scrivere e descrivere queste misure....
Alla fine esso fu trovato in una maniera un po' strana ma molto semplice: i trigrammi e gli esagrammi.
Per farla breve (esistono nei canoni Taoisti interi manuali su questi segni) questi indicano la distanza che ogni elemento ha dalla sua matrice originaria ovvero dal Tao.... detta più in maniera semplice, da quell'armonia e tranquillità a cui tutti noi aspiriamo.
A questo punto necessita esercizio con esempio per capirci.
Immaginate di fare il seguente esercizio:
Come vi sentite? Quali sono quei pensieri che non vi fanno dormire la notte?Immaginiamo che le vostro preoccupazioni sono incentrate su una eccessiva focosità del vostro animo che vi stà procurando qualche guaio più del solito... quindi il vostro eccesso è fuoco e la vostra carenza è il suo opposto quindi acqua...
Fuoco e Acqua saranno due trigrammi sulla scala dell'armonia, l'uno segnalerà la vostra eccedenza l'altro la vostra carenza.... quindi due misure vere e proprie!
E anche a questo punto proviamo un esercizio insieme (per questa volta senza perderci nel significato di trigrammi ed esagrammi):
- Prendetevi un attimo e concentratevi,
- Su cosa siete carenti nel vostro carattere per sentirvi meglio nel mondo?
- In cosa il vostro carattere eccede e che avreste bisogno di morigerare per sentirvi meglio nel mondo?
- Scrivetelo su un foglio diviso in due mettendo le eccedenze su una colonna e sull'altra le carenze.
- Ripetete l'esercizio fino a che il foglio non sarà pieno...
- Ora nascondete le carenze.
- Sulle vostre eccedenze chiedetevi, una per una, come calmierarle o sfogarle in maniera che incidano meno sul vostro carattere, ad esempio se una vostra eccedenza è il nervosismo, e per rilassarvi dovete fare ginnastica, programmate la vostra settimana in modo che potete fare molta ginnastica.
- Fatte le eccedenze passiamo alle carenze girando il foglio e nascondendo le eccedenze.
- Sulle vostre carenze chiedetevi, una per una, come fortificarle in maniera che incidano di più sul vostro carattere, ad esempio se una vostra carenza è la sicurezza in voi stessi, e un'attività che vi rende più sicuri è dipingere, programmate la vostra settimana in modo che potete dipingere molto e con tranquillità.
- Ora aprite il foglio e verificate di poter integrare tutte le attività, dandogli una priorità e una importanza...quindi ..... AGITE ORA!
ok, questo è tutto alla prossima!
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