Inserisci Menù

sabato 26 marzo 2011

L'arte combinatoria nel Taoismo

Fin dall'antichità l'uomo ha sempre trovato piacere e diletto a giocare con i numeri.
Fin dalla loro scoperta il numero ha sempre avuto un certo fascino: riuscire a rappresentare con simboli delle quantità, insiemi, e strutture matematiche ha permesso all'uomo di evolvere le proprie conoscenze del mondo, divertendosi e giocando con qualcosa che sembra magico e allo stesso tempo pragmatico.

La cosa interessante è che tutte le prime culture storiograficamente riportate hanno sviluppato la matematica in ogni sua forma:
  • Gli egizi: la geometria
  • Le culture tra il Tigri e l'Eufrate: il concetto di numero e gli insiemi
  • Le culture del Fiume Indo: le ciclicità ambientali in corrispondenza a serie numeriche
  • Le culture del Fiume Giallo: ....
Bè, per le culture del fiume giallo è un po' complesso ....
Immaginate di avere vari oggetti simili a pezzetti di Lego (che belli che erano!) con un solo mattoncino non ci fai nulla, ma avendo tanti mattoncini anche tutti uguali possono venir fuori veri e propri capolavori....



Adesso proverò a dirvi in sintesi un po' di struttura dell'alchimia Taoista:

Il mattone fondamentale è il Tao, esso è composto da Yin e Yang, a secondo che nella nostra composizione ci mettiamo più Yin o più Yang, ci vengono fuori un certo numero di composizioni base, in totale 8 chiamati trigrammi,
i trigrammi a loro volta combinati compongono i 64 esagrammi.

Che ce ne facciamo di questi 64 esagrammi? 


I 64 esagrammi sono solo misure approssimative di uno stato di cose, questo stato di cose è rappresentato a sua volta dal quadrato magico chiamato Lo Shu.
A sua volta il quadrato Lo Shu rappresenta il nostro mondo, più precisamente il nostro pianeta Terra.

Ma esiste una serie numerica che stima quanti quadrati magici possono esistere e dove gli esagrammi rimangono validi, in totale esisterebbero un numero di "esistenze" pari a 9x3x2=27x2=54 possibili mondi dove gli esagrammi varrebbero...

Ma che vuol dire?

Secondo la Filosofia Taoista e la sua alchimia esisterebbero 54 differenti "piani di esistenza" in cui le regole principali continuerebbero a persistere e dove i 64 esagrammi descriverebbero tendenzialmente lo stato delle cose...

In pratica i Taoisti combinando Lo Shu e gli Esagrammi ipotizzarono l'esistenza di "mondi", a noi non percepibili con i sensi, dove "le regole del Tao" comunque persistono.

Il nostro "piano di esistenza" sarebbe posizionato nel bel mezzo di una sorta di "iper-piano" doppio .... immaginate una fetta di pane, in centro a questa fetta di pane ci staremmo noi...

Tutto molto bello ma a che può servire?

Immaginate di essere un viaggiatore e che dovete orientarvi come fareste?
Di sicuro cerchereste dei punti di riferimento, e se vi trovaste in un luogo totalmente sconosciuto?
Di sicuro mettereste un segnale dove siete e poi iniziereste ad esplorare tenendo ben presente la posizione iniziale e tutti gli spostamenti, magari segnando su una mappa tutto ciò che scoprite.... infine quello che ottenete è una mappa più o meno dettagliata.

I cinesi, e la cultura taoista, tentarono di schematizzare ogni "stato dell'animo" tramite gli esagrammi e successivamente tentò di trovare schemi per descrivere le varie interazioni tra questi schemi, ottenendo quindi una sorta di schema "funzionale dell'animo", fatto questo però sussisteva la problematica dell'interazione con l'ambiente, e proprio questo fece creare l'ipotesi dello schema Lo Shu, che però era limitativo, anche la sua estensione rimase limitativa così complicarono ancora di più la faccenda inserendo un'altro schema e così via..... fino ad ottenere un qualcosa di assai complicato e molto fine.

In pratica la filosofia Taoista utilizzò la logica matematica e combinatoria per tentare di descrivere lo "stato dell'animo" e le sue evoluzioni.

Proprio per questo C.G.Jung si mise a studiare l'I-Ching (che descrive la base dei 64 esagrammi)

Esercizio:
Solita domanda: Come ti senti?
Ora immagina di dover descrivere come sei arrivato a questo stato, come lo descriveresti? Prova a scriverlo su un pezzo di carta.
Provate a fare questo esercizio un po' di volte in giorni diversi e in momenti diversi, potreste addirittura creare un diario.
Una volta che avrete un po' di pagine provate a capire quali sono i momenti in cui vi sentite fiacchi o tristi o comunque scarichi, tentate di capire i motivi scatenanti della vostra perdita di energia, provate a vedere il tipo di evoluzione che il vostro stato d'animo ha avuto.
Questo tipo d'osservazione è utile se per esempio state passando un periodo buio della vostra vita e non capite perchè.
La cosa migliore che potete fare e "contemplare" ossia osservare con rigore, la vostra evoluzione emotiva, è già un primo passo per iniziare a capire qualcosa di più di voi stessi!

(Come sempre si ringrazia Wikipedia per le immagini)

venerdì 18 marzo 2011

[Solidarietà!] Perchè non capiremo mai i giapponesi....

Le tragiche notizie che vengono dal Giappone ci fanno stare male, prima un terremoto che se fosse successo in Italia, in Italia non avremmo avuto più case in tutta la penisola, poi una Tzunami (o onda anomala qual si voglia dire) che è penetrata nell'interno delle terre come fosse una furia, poi un allarme atomico a causa di 6 reattori che non si raffreddano o che semplicemente stavano stoccando materiale combusto....

E nel mentre tutto questo, noi occidentali stralunati osserviamo i giapponesi che in  maniera composta stanno in fila per accedere ai rifugi per la notte, per evacuare Fukushima (una città di quasi 800 Km quadri), per ritirare le ultime razioni di cibo, per poter liberare le strade dai detriti, per poter accedere al registro delle segnalazioni dei dispersi, per riconoscere i morti, per raccogliere le poche cose che si sono salvate...

La domanda che ci poniamo quando vediamo questo ordine, è se queste persone si rendano conto che stanno rischiando tutti, se siano in stato di shock o se sono magari poco informate.... ma quello che dovremmo sapere noi occidentali è ben altro.

Prendiamo il caso degli aiuti: il governo di Tokio ha accettato solo gli aiuti dei paesi più vicini e si sta affidando molto al vecchio nemico USA, ma perchè?

Altro esempio: pur se i giapponesi non sono convinti che il loro governo dica la verità, comunque non chiedono dimissioni....  perchè?

Altro esempio ancora: alla fine del reclutamento di chi andrà probabilmente morire tentando di raffreddare i noccioli dei reattori, i volontari sono passati in rassegna di fronte alle istituzioni inchinandosi e quasi ringraziando.... e questo per noi occidentali sembra addirittura assurdo, se non paradossale.

Per avvicinarsi a comprendere tutto questo dobbiamo prima di tutto considerare le seguenti cose:
  • Sebbene il Giappone ad oggi sia una tra le maggiori potenze mondiali sia economicamente che tecnologicamente, la sua cultura e il suo popolo sono sempre molto impregniate delle filosofie shintoiste (Buddismo Zen, Bushido, Taoismo Confuciano, ecc.)
  • Ogni persona giapponese fin dalla sua infanzia riceve sia dalla famiglia che dalla società l'insegnamento che il bene comune è nettamente superiore al bene personale
  • Tutta la società giapponese attuale vede con con grandissimo rispetto le autorità, sia quelle ereditarie(l'imperatore e la sua famiglia) che quelle elette (il premier, i ministri e perfino l'opposizione)
  • Le persone che ricoprono cariche pubbliche di qualsiasi ordine e grado si sentono da una parte come paladini del bene comune, dall'altro come samurai che già feriti a morte devono distruggere il peggiore tra tutti i nemici: il personalismo e il carrierismo personale. (prova ne è che raramente nei discorsi pubblici si usa "io", ma spesso, se non sempre il "noi")
  • A tutt'oggi chi perde la vita per il bene comune è visto al pari dei nostri santi, rientrando tra gli "eletti del cielo".
  • La cosa comune è vista come un bene proveniente dal cielo e non come semplicemente una cosa condivisa, fatto ne è che la metropolitana di Tokio è la più pulita del mondo conosciuto.
  • Chi fa del male al prossimo non è semplicemente un opportunista ma è visto come un "Oni" un demone o un posseduto ( fatto ne è che durante la tangentopoli che vissero tra il 2000 e il 2003 i monaci shinto fecero svariati riti di esorcismo in parlamento)
In una società così, dove il personalismo è il male assoluto, e la cosa comune un bene donato dal cielo, dove il materiale si fonda con il metafisico, è chiaro che il panico è il demone ("Oni") che ogni giapponese teme, da cui si difende, e che combatte fin dalla più tenera età.

Alla fine della II guerra mondiale il giappone fece ammenda mondiale durante la firma tra il Generale MacArthur e l'Imperatore Hirohito, smantellando tutte le Zaibatsu che finanziariono l'entrata in guerra del giappone, con l'operazione Z, l'attacco non dichiarato di Pearl Harbour.

In cambio gli USA, tramite MacArthur, furono clementi con le sorti della famiglia imperiale, comprendendo che, in caso contrario, il giappone sarebbe diventato un territorio totalmente ingestibile e potenzialmente pericoloso, cioè simile a quello che sarebbero stati i  territori arabi degli anni 60' e 70'.

A tutt'oggi i giapponesi si sentono legati a doppio filo agli americani, sia perchè la loro costituzione fu creata da MacArthur stesso, sia perchè gli americani aiutarono i giapponesi a ricreare una nazione, ormai in rotta verso l'autodistruzione totale dopo la resa.

Negli anni 60' e 70' il Giappone conobbe un periodo di enormi rivoluzioni immobiliari e tecnologiche, ciò che gli americani ideavano, i giapponesi producevano in serie, nel contempo si crearono bande di estrema sinistra simili a quelle avute in Germania, ma assai diverse e meno organizzate delle nostre BR, molto più legate alla delinquenza comune e ai teorici del anarchia-caotica-con-rivoluzione-continua (una frangia iper-estrema di utopia anarchica che prevede la guerra civile continua). (esiste un film che parla di queste bande giapponesi di estrema sinistra ma non ricordo più il titolo e mai tradotto in italiano)

Negli anni 80' il giappone è la patria, insieme a Wall-Strett, della "finanza creativa" specialmente nell'ambito informatico, la caduta a fine anni 90' e la relativa esplosione della bolla speculativa, porta il numero di suicidi per disonore ad un numero impressionante, tanto che la Santa Sede iniziò a tenere strette relazioni con l'ambasciatore giapponese.

Solo nei primi anni 2000 il governo giapponese iniziò una campagna contro il Seppuku e l'harakiri, e contro i suicidi sotto il metrò, inizialmente come manovra per evitare i ritardi dei mezzi pubblici, successivamente come vero e proprio atto per la sanità pubblica, trattando l'argomento come una pandemia, mettendo in campo mezzi e strumenti per assistere sulle 300'000 persone l'anno che tentavano il suicidio.

Ad oggi, prima di questa sciagura, il numero di tentativi di suicidio "per mancanza di onore" si erano dimezzati, e lo stato sociale giapponese veniva considerato tra quelli che potevano essere presi a modello per una ipotesi di stato sociale "post-Bismark". (in pratica a modello per noi occidentali)

In pratica il popolo giapponese idea, crea e produce non per sè, ma  per il bene comune, e agisce di conseguenza.

Serve energia e sono gli anni 70' o 80' ?
Si producono centrali nucleari come funghi!

Ci sono un sacco di terremoti?
Si mettono sulle fondamenta molle e tramite un sistema preciso si produce energia elettrica da terremoti!

Il petrolio stà costando caro?
Si creano nuovi materiali da alghe e plancton e rifiuti!

L'estrazione del gas naturale costa?
Lo si produce dagli scarti e dei reflui degli animali! (comprando anche brevetti italiani!)

Insomma, ogni volta che il popolo giapponese si è trovato in crisi ha sempre risposto rialzandosi in piedi più velocemente di prima e sfruttando il problema per trovare nuove soluzioni.... E tutto questo non per sè, ma per la cosa comune in quanto divina...

Non so come e quando il popolo giapponese riuscirà a risollevarsi da questi ultimi disastri naturali e non, ma sicuramente ci riuscirà ... o perirà ... nello shinto non esistono mezze misure .... o vivi ... o muori ... meglio se li aiutiamo a vivere anche noi europei... o no?
 
Clicca sul link qui sotto e leggi come aiutarli con un SMS per la C.R.I.!

UN SMS AL 45500 PER DONARE 2 EURO - La Croce Rossa Italiana in sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto e dallo tsunami. Attivata raccolta fondi

Un'altra iniziativa di Save The Children:
Giappone, Save the Children: scarseggiano i generi di prima necessità per gli sfollati mentre cresce nei bambini il terrore per l’emergenza nucleare. Emergenza freddo a nord dove mancano i mezzi per riscaldarsi. 

Un report di Medici Senza Frontiere:
Giappone, MSF in azione con équipe mediche nelle zone colpite dal disastro - Medicinali per malattie croniche, coperte e acqua i bisogni più urgenti - 18/03/2011

Una goccia da sola è una goccia, molte gocce fanno un oceano
Da solo sei solo, insieme ad altri non sei più solo

venerdì 11 marzo 2011

Il Taoismo e la socializzazione

Oggi spesso, chi fa parte dei movimenti new age, parla della socializzazione come una cosa negativa, prendendo ad esempio la società occidentale e le sue peculiari distonie.

In pratica cadono nell'errore di pensare che la nostra società sia la migliore possibile, quando invece è semplicemente il risultato di una serie di eventi, guerre, tecnologie, capitalizzazione, competizione, modifiche ambientali drastiche, ecc. in contrapposizione con ricerca della democrazia, sistemi più o meno repubblicani o comunque costituzionali, la ricerca della equità tra gli uomini e utopie di liberazione, ecc.


Se andiamo però a considerare che la nostra società occidentale, e occidentalizzata, è solo una delle società possibili, improvvisamente ci rendiamo conto che le problematiche in ambito di ricerca spirituale e benessere non è detto che siano per forza ostacolati dalla socializzazione.

Ma cosa è la socializzazione?
Si intende con il termine socializzazione l'insieme di interazioni che un soggetto ha con altri soggetti della propria specie, in pratica la socializzazione per la razza umana non è altro che l'insieme delle relazioni che ogni essere umano ha con altri esseri umani.
Quindi amicizie, relazioni sentimentali, colleghi, conoscenti, famiglia, ecc.

Secondo alcune teorie sociologiche esisterebbero un massimo di 6 passaggi per collegare qualsiasi essere umano della terra, intendendo come passaggi la relazione tra due persone, faccio un esempio:
Quanti passaggi ci saranno tra una persona come noi e il presidente americano Obama?

Immaginiamo di considerare che tu conosca una persona, la conoscenza tra te e questa persona è un passaggio, secondo questa teoria bastano 6 passaggi per farsi presentare il presidente Obama.

Adesso proviamo a vederla in maniera diversa:
Ogni relazione con un'altra persona è un filo di ragnatela, l'intera ragnatela è la nostra società, noi siamo solo i nodi di questa ragnatela.

Che succederebbe se invece di essere nodi statici fossimo invece veri e propri ragnetti che si spostano da un filo ad un altro?
Il nostro numero di conoscenze, amicizie, relazioni sentimentali, ecc. aumenterebbe esponenzialmente,dandoci così la possibilità di diventare attori primari della nostra società, ma che ci vuole per trasformarci da nodi a ragnetti?
In poche parole: fiducia nel prossimo

Solo tramite la fiducia nel prossimo è possibile muoversi velocemente da una relazione ad un'altra, rimanendo comunque in contatto con le persone che siamo venuti a conoscere nel frattempo.
Più persone conosciamo, più la nostra capacità di dire la propria nella società aumenta, e questo è tanto più valido nei sistemi democratici e repubblicani come il nostro.
Inoltre più persone conosciamo più siamo in grado di ottenere informazioni utili per la nostra sopravvivenza, come ad esempio potenziali lavori, opportunità, e tutte le informazioni che potrebbero di molto semplificarci la vita....
Se per le cose materiali ci semplifichiamo la vita, di conseguenza avremmo più energia e tempo per dedicarci alle questioni spirituali, di benessere, e di migliormaneto personale.

Tutto questo la filosofia Taoista l'aveva già elaborata, e il campione in questo campo fu Confucio.

Secondo Confucio una società in "armonia con l'universo" si fonda sulla fiducia "del contadino nei confronti del proprio feudatario, del feudatario nei confronti del proprio contadino" (calcoliamo i tempi siamo intorno al 500 prima di Cristo...)

Ma è ben esplicitato il pensiero di Confucio su wikipedia:
La sua filosofia si basava sull'etica personale e politica, sulla correttezza delle relazioni sociali, sulla giustizia, sul rispetto dell'autorità familiare e gerarchica, sull'onestà e la sincerità.

Confucio dà un ulteriore contributo al Taoismo, portando la filosofia Taoista con "i piedi per terra".
Dopo aver esplorato le vie mistiche ed alchemiche, il Taoismo, con Confucio, analizza la società in cui vive (corrotta e decadente) nella maniera più logica e spietata possibile, creando quindi un nuovo pezzo di quel enorme puzzle che oggi conosciamo come filosofia Taoista.

Di Confucio, come di Socrate, non abbiamo certezza delle sue esatte parole, anche perché i suoi citatori più celebri furono Xun Zi e Mencio, che tra loro si contrapponevano idee differenti.

Sta di fatto che Confucio arriva alle seguenti conclusioni:
Una societa "buona" si fonda sui comportamenti dei singoli e più in particolare:
  • Sull'etica
  • Sulla corretezza delle relazioni sociali
  • Sul rispetto del prossimo
  • Sull'onestà dei singoli

In questa maniera l'ordine sociale diventa naturale, non imposto, entrando in risonanza con lo spirito di ogni singola persona che compone quella società.

In opposizione, una società che insegna la "furbizia", l'ordine deve essere per forza imposto, il sistema giudiziario si intaserà, il sistema politico verterà sulle capacità economiche degli individui, i quali per accaparrare beni, saranno disonensti e approfittatori nelle relazioni sociali, creando un meccanismo che si morderà la coda, portando infine all'autodistruzione sociale e quindi dei singoli individui, quantomeno nella loro parte spirituale. (vi ricorda qualche società di nostra conoscenza?)

Solo alcuni aforismi di Confucio giusto per assaggiare il personaggio:

Chi desidera procurare il bene altrui ha già assicurato il proprio.

In un paese ben governato la povertà è qualcosa di cui ci si deve vergognare.

L'uomo superiore comprende ciò che è giusto, l'uomo inferiore ciò che vende.

Non mi dolgo di essere sconosciuto agli uomini, ma mi dolgo di non conoscerli.

Non preoccuparti del fatto che la gente non ti conosce, preoccupati del fatto che forse non meriti di essere conosciuto.

Quando arriva la prosperità, non usarla tutta.

Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto e di essere capace di fare tutto non potrai sbagliare, costui è un imbecille!

Il Cielo non ha parenti; tratta egualmente tutti gli uomini.

Non imitiamo quegli uomini isolati, savii soltanto per loro medesimi.

Se uno non considera quel che è lontano, soffrirà da quel che è vicino.


Esercizio:

Prendete gli aforismi di Confucio, uno a uno di quelli riportati sopra, confrontateli con la vostra vita di tutti i giorni....
Siete coerenti con queste massime oppure c'è qualcosa di diverso e se si cosa?
Annotatelo su un foglio....
Ottimo! Avete appena scritto i vostri difetti nei confronti di voi stessi e della società.

Ora un piccolo gioco per sapere se siete illuminati, persone normali o asociali:

Adesso considerate se avete fiducia in chi vi circonda o no...
  • se già dite di no : GAME OVER, siete asociali!
  • se dite dipende : WARNING! State correndo su una strada che potrebbe portarvi al game-over
  • se dite si e siete sinceri: congratulazioni! o siete grandi mentitori o siete dei Budda in terra, oppure provenite da una società diversa da quella occidentale o occidentalizzata!

Il Game Over è semplicemente il primo passo per diventare "furbi del quartierino" ovvero, come direbbe Confucio: "imbecilli!"

A questo punto considerate il fatto che, ciò che fate agli altri, primo o dopo vi torna indietro.... quindi se non vi fidate del prossimo a prescindere, gli altri non potranno mai fidarsi di voi, con la conseguenza che rimarrete prima o dopo isolati... soli... pensateci!

Quindi se ancora dubitate del fatto che ci si possa fidare degli altri considerate che la psicologia ci dice che ogni singolo soggetto si automotiva per dolore(fuga) o per piacere(attrazione):
  • Non volete più essere soli(dolore)?            Fidatevi degli altri!
  • Volete conoscere più gente(piacere)?            Fidatevi degli altri!

Poi ovviamente ci sono le eccezioni, persone che hanno ampiamente dimostrato di essere inaffidabili, di comportarsi come "furbi del quartierino" e quindi loro non meritano di conseguenza fiducia in quanto sono "imbecilli".... ma non sono tanti... anzi sono una minoranza....

giovedì 3 marzo 2011

La misura delle cose nel Taoismo

La prima considerazione che dobbiamo riprendere per affrontare questo argomento è nel simbolo stesso del Tao citato nel precedente post.

Per riassumere il simbolo del Tao rappresenta:

  • Moderare la presa di posizione in quanto tutte le posizioni sono solo sfumature tra due estremi
  • Moderare le avversità in quanto due posizioni che sembrano inconciliabili a volte sono più simili di quello che si possa immaginare
  • Comprendere le altre posizioni in quanto potremmo intravedere i punti comuni con le nostre credenze 
  • Abbandonare ogni posizione intransigente in quanto spesso questa posizione crolla su sè stessa confrontandosi con altre realtà.
  • In pratica spogliarsi degli orpelli mentali che spesso sono solo limiti immaginari.
Quindi nel Taoismo si considera una cosa "lontana" quando è in posizioni estreme, mentre "vicina" quando è morigerata e in equilibrio tra due estremi, equilibrio in realtà dinamico come già considerato nel post del 12 gennaio.

Detto questo cerchiamo ora di affrontare il concetto di misura, molto studiato dalla scienza, analizzato dalla filosofia e che alla fine lo ritroviamo in tutto ciò che ci circonda.

Ad oggi una misura di qualcosa indica un valore segnalato da uno strumento soggetto a, seppur minimo, errore di valutazione, secondo una scala di valutazione.
In pratica se prendete un righello con segnati i millimetri e fate una misura, ad esempio il risultato sarà : 12,5 cm +/- 1 mm
Ovvero tutti i valori possibili da 12,4 a 12,5 nella scala dei cm.

Questo concetto dell'errore, che sembra tanto moderno nella scienza, in realtà era piuttosto conosciuto in quasi tutte le civiltà nella storia.

Infatti, ad esempio, una delle discussioni che più dava fiato ai filo-platonici nell'antico occidente era che, se si dava un misuratore a diverse persone e gli si diceva di misurare un oggetto, i dati che essi riportavano variavano a seconda della persona, questo non per incapacità, e questo all'epoca veniva attribuita alla sensibilità degli organi di senso.....

Ad oggi sappiamo che anche il miglior misuratore del mondo ha in se, a causa del suo processo di regolazione, un errore implicito, a prescindere dall'uomo che misura.

Sappiate solo che il concetto di misura e di questa come insieme di valori in un intorno probabile era, ed è tutt'oggi, ancora argomento di discussione sia scientifica che filosofica.

Gli antichi cinesi, certo, non potevano essere da meno delle altre culture, essi però cercarono di considerare come strumento di misura l'uomo, e come oggetto da misurare lo spirito e tutto il non materiale....

Il problema con cui si dovettero confrontare era la scala di misura .... quale adoperare?
Se si usa la giustizia quale deve essere? Quella divina o quella umana?
Se si usa la bellezza quale deve essere? Quella esteriore o quella intelletuale?
Se si usa l'intelligenza quale deve essere? Quella Assoluta(divina) o quella umana?
A forza di porsi domande si arrivò ben presto al concetto di armonia con l'universo... che detta così pare qualcosa di esoterico ma alla fine è molto pratico...

Riprendiamo i concetti base secondo gli antichi, i così detti Principi (già enunciati in passato)
  • Principio di ciclicità: Tutto è ciclico
  • Principio di mutamento: Tutto è in mutamento 
  • Principio di cambiamento: La sostanza prima non cambia, cambia solo la forma
  • Principio di equilibrio: Tutto è in equilibrio costante
Tutto ciò che tenta di forzare questi principi o che tenta di violarli entra in disarmonia e quindi "si allontana"
Tutto ciò che favorisce il naturale svolgersi di questi principi "si avvicina"

Detto questo quindi abbiamo che l'armonia con i Principi di Base insieme alla morigeratezza nelle posizioni è il punto zero, tutto ciò che si distanzia da questo crea un segmento ed esso è valutabile...

Per semplificare con uno schema:



Il problema a questo punto era la precisione, data quindi dalla sensibilità dello strumento di misura.... il problema era semmai trovare un modo di scrivere e descrivere queste misure....


Alla fine esso fu trovato in una maniera un po' strana ma molto semplice: i trigrammi e gli esagrammi.

Per farla breve (esistono nei canoni Taoisti interi manuali su questi segni) questi indicano la distanza che ogni elemento ha dalla sua matrice originaria ovvero dal Tao.... detta più in maniera semplice, da quell'armonia e tranquillità a cui tutti noi aspiriamo.


A questo punto necessita esercizio con esempio per capirci.
Immaginate di fare il seguente esercizio:
Come vi sentite? Quali sono quei pensieri che non vi fanno dormire la notte? 
Immaginiamo che le vostro preoccupazioni sono incentrate su una eccessiva focosità del vostro animo che vi stà procurando qualche guaio più del solito... quindi il vostro eccesso è fuoco e la vostra carenza è il suo opposto quindi acqua...
Fuoco e Acqua saranno due trigrammi sulla scala dell'armonia, l'uno segnalerà la vostra eccedenza l'altro la vostra carenza.... quindi due misure vere e proprie!

E anche a questo punto proviamo un esercizio insieme (per questa volta senza perderci nel significato di trigrammi ed esagrammi):
  • Prendetevi un attimo e concentratevi,
  • Su cosa siete carenti nel vostro carattere per sentirvi meglio nel mondo?
  • In cosa il vostro carattere eccede e che avreste bisogno di morigerare per sentirvi meglio nel mondo?
  • Scrivetelo su un foglio diviso in due mettendo le eccedenze su una colonna e sull'altra le carenze.
  • Ripetete l'esercizio fino a che il foglio non sarà pieno... 
  • Ora nascondete le carenze.
  • Sulle vostre eccedenze chiedetevi, una per una, come calmierarle o sfogarle in maniera che incidano meno sul vostro carattere, ad esempio se una vostra eccedenza è il nervosismo, e per rilassarvi dovete fare ginnastica, programmate la vostra settimana in modo che potete fare molta ginnastica.
  • Fatte le eccedenze passiamo alle carenze girando il foglio e nascondendo le eccedenze.
  • Sulle vostre carenze chiedetevi, una per una, come fortificarle in maniera che incidano di più sul vostro carattere, ad esempio se una vostra carenza è la sicurezza in voi stessi, e un'attività che vi rende più sicuri è dipingere, programmate la vostra settimana in modo che potete dipingere molto e con tranquillità.
  • Ora aprite il foglio e verificate di poter integrare tutte le attività, dandogli una priorità e una importanza...quindi ..... AGITE ORA!

ok, questo è tutto alla prossima!