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giovedì 25 novembre 2010

Respiro della vita.....

Abbiamo visto nei post precedenti che lo stress cattivo, chiamato distress, può produrre patologie fisiche anche gravi.
Il primo effetto fisiologico che il distress produce è sul respiro e la respirazione:
Apnee, iperventilazione, respirazione contratta, ecc. produce alla lunga sui polmoni, la trachea e gli altri organi del respiro, oltre che all'ossigenazione del sangue, problematiche non indifferenti che poi si trasformano in patologie fisiologiche.

Come poter respirare in modo corretto anche quando siamo sotto l'effetto del distress?

La questione su come respirare in maniera opportuna anche in situazioni di stress, è una domanda che fin dalle sue origini si è posto anche il Taoismo.

Il Taoismo è tra le altre cose una filosofia che si è posta l'obiettivo di studiare tecniche per allungare il più possibile la vita, prossimamente affronterò l'argomento sul Taoismo e mi serviranno vari post, ma ora torniamo al respiro...

I polmoni, per semplificare, dobbiamo immaginarli come una pompa per la bicicletta: quando il pistone sale, l'aria viene inspirata, quando scende l'aria viene espirata.

Immaginate ora che, per la fretta, il pistone non riesce a fare tutta la corsa, l'aria inspirata e quella espirata non sarà l'intera capacità possibile della pompa, teniamo inoltre conto che la nostra pompa chiamata "polmoni" è calibrata per poter ossigenare il sangue in maniera corretta.

Pare chiaro che questa situazione determina quantomeno la mancata ossigenazione del sangue, comportando il fatto che perlomeno l'invecchiamento accelera così come il rallentamento del rinnovamento cellulare.

In poche parole se respiriamo troppo in fretta rispetto alla nostra attuale necessità, rischiamo di invecchiare prima, oltre che ad una iperventilazione, all'acceleramento di possibili necrosi, a ricadute nelle malattie, e vari altri sintomi.

Nella respirazione sono coinvolti oltre ai polmoni anche altri organi quali il diaframma, la trachea, naso, laringe e bocca....

Oggi che siamo presi da mille frenesie ci siamo dimenticati perfino come si respira, ma alcune pratiche di respirazione provenienti dal mondo dal mondo della meditazione Taoista potrebbero aiutarci.

Prima degli esercizi è doveroso che vi leggiate le "AVVERTENZE" qui a fianco.


Il primo esercizio viene chiamato "osservazione del respiro":
Semplicemente fermiamoci un attimo e proviamo a percepire meglio come respiriamo, proviamo a capire di quanto i polmoni si riempiono, come il diaframma ci aiuta a respirare, prendiamo coscienza del funzionamento della nostra respirazione e poniamoci la domanda di: quanto respiriamo?
Respiriamo completamente inspirando in maniera da assorbire abbastanza aria per ossigenare i nostri polmoni?
Espiriamo in maniera completa così da espellere l'aria cattiva?
Qual'è la posizione del nostro busto al fine di aumentare in maniera naturale e senza forzare la quantità di aria che immettiamo nei nostri polmoni, e per espellere bene l'aria cattiva?
Proviamo a tirare indietro le spalle come cambia il respiro?
Come ci sentiamo?
Per caso proviamo sensazioni diverse e se si quali?
Meditiamo un attimo su quello che abbiamo provato e cerchiamo di sentirci il meglio possibile......
Che ne dite? Funziona? Come vi sentite? Datemi i vostri commenti, saranno utili anche a me!

Ora iniziamo con un secondo esercizio, questa volta con un po' di cautela, se soffrite di sangue dal naso è meglio che lo facciate senza forzare troppo.... ma niente paura, nulla di eccezionale, se potete soffiarvi il naso potete fare anche questo esercizio (prima leggete tutto e poi fate):
Spingete per tre volte l'aria fuori dal naso come quando vi soffiate il naso, questi tre piccoli colpetti di aria dal naso devono essere rapidi e brevi, e dovreste sentire l'aria che esce dal naso, fatto questo esercizio ponetevi la domanda, ora come me lo sento il naso? Mi sono reso conto che il naso è importante per inspirare? Ora inspirate dal naso ed espirate dalla bocca.... e quando vi accorgerete di inspirare dalla bocca rifate questo esercizio..... e ritornerete a respirare correttamente.
I medici che si occupano del respiro (pneumologi) dicono che il corretto modo di respirare è: inspirare dal naso ed espirare dalla bocca, questo perché il naso è un naturale filtro, mentre dalla bocca, non essendoci filtri è meglio espirare.

Ora un ultimo esercizio, ma prima la spiegazione:
Un altro problema riguardante il respiro è il fatto che i nostri polmoni, quando siamo sotto stress, non riescono completamente ad espandersi a causa dell'irrigidimento del diaframma (il muscolo che facilita la respirazione).
Questo ultimo esercizio sfrutta la capacità funzionale sia dei polmoni che del diaframma, quindi se hai patologie o problemi di respirazione evita questo esercizio:
Parte iniziale: Prima di tutto espiriamo portando il diaframma a spingere il più possibile fuori l'aria, vi capiterà di sentire la pancia contrarsi, allora avete ben iniziato l'esercizio!
Punto 1: Ora che tutta l'aria cattiva è fuori inspiriamo dal naso lentamente, profondamente e cerchiamo di far entrare l'aria fino alla parte bassa dei polmoni sentiremo la pancia gonfiarsi, poi i polmoni e continuate fintanto che sentirete i vostri sazi.
Punto 2: Tratteniamo per massimo 3 secondi il fiato
Punto 3: E poi inspiriamo ancora finché i nostri polmoni non diranno basta sempre lentamente
Punto 4: Tratteniamo per massimo 3 secondi il fiato
Punto 5: Espiriamo dalla bocca portando il diaframma a spingere il più possibile fuori l'aria sempre lentamente
Punto 6: Tratteniamo per massimo 3 secondi il fiato 
Punto 7: E poi espiriamo ancora finché i nostri polmoni non diranno basta sempre lentamente
Punto 8: Tratteniamo per massimo 3 secondi il fiato
Punto 9: Ripetete per altre due volte dal "Punto 1"

I vecchi taoisti tenevano tre monetine nella mano, e ad ogni respirazione lanciavano una monetina in una tazza, tenendo così il conto delle respirazioni

Finito l'esercizio come vi siete sentiti? Quali emozioni, sensazioni avete provato?
Le prime volte potreste sentire come se i polmoni si espandessero all'infinito, chi fuma gli verrà da tossire.... ma niente paura, se siete stati accorti e avete seguito le avvertenze sempre presenti al lato del post nessun problema!

Ed ora? Com'è il vostro respiro?

Le immagini sono di wikipedia, belle no? Allora sosteniamola!

Bene, fatemi sapere come è andata con questi esercizi se li provate, ok?

giovedì 18 novembre 2010

Eustress: Quando lo stress è più che utile

Nel post precedente mi sono dilungato molto su quello che è lo stress in special modo lo stress cattivo, ovvero il distress.
In questo post invece vorrei approfondire lo stress "buono" ovvero l'eustress.

L'eustress si manifesta nel momento in cui ci troviamo di fronte ad un problema e riusciamo prima o dopo a trovare e scegliere la soluzione più attinente all'ambiente che ci circonda.



Se vediamo lo schema a sinistra e lo analizziamo scopriamo un po' di cose:

  • Per ogni problema che incontriamo nella vita è importante trovare sempre più di una soluzione
  • Trovare più soluzioni è una risorsa solo nel momento che abbiamo un metodo per scegliere la soluzione che pare la più idonea



La cosa ancora più interessante è la relazione tra tempo per trovare una soluzione e stress:


Quindi da quanto detto finora, la maniera per vivere cercando di entrare in eustress quando si affronta la vita, si può riassumere nei seguenti punti:
  1. La capacità di trovare più soluzioni ad un problema
  2. La capacità di scegliere la soluzione più idonea
  3. La capacità di fare queste cose nel minor tempo possibile
Ora: esistono tecniche per acquisire queste capacità nel più breve tempo possibile?

Di questo ambito si occupa quella disciplina chiamata Problem Solving.
Il Problem Solving è una disciplina nata dall'incontro della Psicologia, Managment, Metodi di produzione, Economia, Ingegneria, Intelligenze artificiali, ecc.

Proviamo a riprendere i 3 punti precedenti secondo il Problem Solving:
  1. La soluzione esiste sempre e comunque e se non esiste non è (attualmente) un problema
  2. Per il Problem Solving la capcità di scegliere la soluzione più idonea ad un problema, si configura come un problema, e quindi si ritorna al punto 1 della precedente lista
  3. La velocità di trovare soluzioni dipende da quante soluzioni simili si sono dovute trovare per problemi simili
Quindi :
  1. I problemi senza soluzioni non sono problemi (attualmente risolvibili)
  2. La soluzione è sempre simile a soluzioni precedentemente trovate
  3. La quantità di tempo per trovare una soluzione ad un qualsiasi problema è statisticamente inversamente proporzionale alla quantità di problemi fino ad ora risolti
In pratica: per non cadere in distress ed affrontare i problemi con l'eustress bisogna "esercitarsi" a risolvere problemi

Detto questo, e messo da parte (forse riprenderò il Problem Solving in un futuro post), proviamo a vedere la relazione tra stress e tempo di permanenza in fase di eustress

Quindi un'altra necessità è quella di:
  • O rimanere in eustress il meno possibile (essere bravi solutori di problemi)
  • O portare il punto di cambiamento più a destra possibile ovvero aumentare la propria resistenza allo stress (esercitandosi con disciplina)
  • Oltre che avere del tempo per potersi rilassare per "ricaricare le batterie"
Per ognuno di questi punti esiste un tipo di meditazione differente:
  • Per il primo esiste un tipo di meditazione chiamata "Visualizzazione" (simulare nella mente il problema con le possibili soluzioni, con i possibili risultati, ecc.)
  • Per il secondo esiste il tipo di meditazione chiamato "Verbalizzazione interna" ("io ce la faccio", "sono in grado di farlo", ecc.)
  • Nell'ultimo punto si inserisce la meditazione "statica" (presente la meditazione Zen dei film?)

Fino ad oggi abbiamo visto : la società, lo stress e le sue due facce, e quali problematiche l'uomo moderno deve affrontare tutti i giorni.

Dal prossimo post finalmente potrò dedicarmi a spiegare metodi molto pratici di meditazione, che ci possono aiutare in qualsiasi momento di difficoltà.

mercoledì 10 novembre 2010

Lo stress come il colesterolo... c'è quello buono e quello cattivo....

Nel post precedente ho parlato di stress.... ma cos' è lo stress?
In questo post voglio tentare di fare un po' il quadro della situazione.

Partiamo da una metafora: lo stress è come una molla....



Immaginate una molla in posizione di riposo.
Bene, adesso questa molla ha due proprietà quella di espansione e quella di compressione, ovvero possiamo comprimerla oppure estenderla....

Immaginiamo di comprimerla, ma se la comprimiamo troppo essa si deformerà rimanendo compressa e non ritornerà più in posizione iniziale...

Invece immaginiamo di estenderla, se la estendiamo troppo essa di stirerà e in riposo rimarrà estesa, perdendo la sua elasticità....

Le forze esterne a cui è soggetta la nostra molla/stress (in compressione o estesione) si chiamano "stressor".

Quello che pochi sanno è che il livello di stress può essere misurato fisicamente:
  • Pressione sanguigna
  • Battito cardiaco
  • Tensione muscolare
  • Conduttanza cutanea (la misura della conduttività della pelle)
  • Respirazione toracica
  • Respirazione diaframmatica
  • Livelli di cortisolo
  • Livelli di prolattina
  • Oltre a questo ci possono essere test psicologici

Il funzionameneto normale della nostra molla-stress si definisce come eustress (stress buono), mentre quando si è in eccesso di compressione o dilatazione si definisce come distress (stress cattivo).

La rappresentazione più usata per lo stress è un grafico cartesiano dove in ascissa si mette il livello di stress e in ordinata la capacità di adattamento all'ambiente (agli stressors)




Nel caso noi entrassimo in stato di distress i meccanismi di difesa psicosomatici  entrerebbero in funzione (azione di Coping) creando così una situazione circolare che farebbe celermente aumentare i livelli di stress.

Questa situazione risulterebbe utile momentaneamente in caso di distress nella parte sinistra del grafico, ma assolutamente deleterea nel caso di distress nella parte destra del grafico.





Il sistema dello stress può inoltre essere suddiviso nelle seguenti fasi :
  • Reazione di allarme: il corpo e/o la mente percepisce uno stressor
  • Fase di resistenza: automaticamente si tenta di resistere al cambiamento
  • Se si esce dai limiti dell' eustress:
    • (distress:) Si entra in una fase di disadattamento ed esaurimento rapido dell'energie, senza poterne uscire
  • altrimenti
    • (eustress:) Adattamento
  • Ritorno all'equilibrio psico-fisico


Lo stress molto spesso viene considerato come qualcosa che è prettamente nel campo mentale, ma studi ormai accreditati dimostrano che lo stress genera fisicamente degli effetti fisici sul corpo

Tutte queste attivazioni alla lunga possono generare o aggravare i seguenti malanni (e non sono tutti):
  • Problemi ormonali:
    • Serotonina: Orologio fisiologico
    • Melatonina: Sonno
    • Dopamina: Regola sensibilità al dolore/piacere
    • Noradrenalina: energia, regola glucosio e insulina
    • Cortisolo: Assimilazione carboidrati e resistenza dei capelli
  • Cardiaci:
    • Tachicardia
    • Irregolarità battito cardiaco
    • Dolore al centro del petto
    • Ipertensione
    • Infarto
  • Polmonari:
    • Asma bronchiale
    • Iperventilazione
  • Gastrointestinale:
    • Colon irritabile: diarrea, stipsi, dolori
    • Dispepsia: senso di pienezza dopo il pasto, acidità, eruttazioni, dolori
    • Ulcera gastrica/duodenale: aumento della secrezione acida nell'apparato gastrico e/o nel duodeno 
    • Morbo di Crohn
  • Endocrino 
    • Ghiandole endocrine periferiche: 
      • ghiandole surrenali: che consumano velocemente la vitamina C
      • pancreas: regolazione insulina
      • tiroide: ipo o ipertiroidismo
    • Ci sono alcuni studi che ipotizzano l'insorgenza del diabete in caso di distress prolungato
  • Uro-Genitali:
    • Eiaculazione precoce
    • Impotenza
    • Perdita del desiderio
    • In generale bassa irrorazione sangugna delle parti genitali
  • Derma:
    • Iperidrosi: eccessiva sudorazione
    • Tricotillomania: la persona si strappa i capelli
    • Prurito
  • Mentali:
    • cefalea
    • irritabilità
    • difficoltà di concentrazione
    • attacchi di panico
    • crisi di pianto
    • depressione
    • attacchi di ansia
    • disturbi del sonno
    • difficoltà ad esprimersi
    • sensazione di noia nei confronti di ogni situazione
    • cambio della voce
    • iperattività
    • confusione mentale
  • Generali:
    • Abbassamento difese immunitarie
    • Facilità ad avere malattie
  • Altro.....

Quindi poter tenere sotto controllo i livelli di stress, e avere dei metodi per uscire dal distress, almeno a livello psicologico, diventa fondamentale se non addirittura vitale.

Studi sul distress e i vari modi di uscirne sono ad oggi in continuo corso, ma fin dagli anni '70 si sono creati interi elenchi.

Riporto qui in maniera non esaustiva i metodi finora accreditati anche a livello scientifico:
  • Evitare cibi e sostanze quali:
    • Carboidrati
    • Zuccheri raffinati
    • Caffè, Te
    • Sigarette
  • Evitare modificatori dello stato ormonale come: 
    • farmaci
    • psicofarmaci
    • droghe
    • alcolici
    • tabacco
    • Rimedi naturopatici
      • Pappa reale
      • Ginseng
      • Radiola
      • Viatmina C: anche se in questo caso bisogna fare attenzione al fegato in caso di sovradosaggio
    • Fare sport
      • ma non in maniera eccessiva altrimenti si produce un eccesso di cortisolo con aumento di stress fisico
    • Sesso&coccole
      • distinto per genere:
        • Per i maschi il sesso è una valvola di sfogo che abbassa la tensione nervosa, mentre nei confronti delle coccole si comportano con estremo disinteresse
        • Per le femmine invece si perde interesse per il sesso, aumentando una ricerca di coccole che bilancerebbero le disfunzioni ormonali
    • Meditazione
      • Alleviamento sofferenza mentale
      • Produzione ormonale di compensazione
    • Altro.....

    La cosa ancora più interessante è che esistono fattori di alleviamento dello stress che derivano da fattori esterni quali ad esempio:
    • Le relazioni interpersonali
    • La famiglia
    • La società
    • Il lavoro
    • Le amicizie
    • ecc. 





    Questi fattori funzionano sia nel senso di alleviamento che di peggioramento del livello di stress, con ovvie conseguenze...





    Altra cosa da notare è che il corretto andamento dei fattori esterni come famiglia, lavoro e amicizie, funzionano bene se il nostro stress è sottocontrollo, male se siamo in pieno distress, con tutto ciò che ne comporta (litigi, incomprensioni, ecc.)


     
    Ecco spiegato perché come dicevano i detti : "piove sempre sul bagnato" !








    Un po' di bibliografia in internet:

    http://www.corriereuniv.it/cms/2008/08/stressati-per-i-test-tutta-salute/

    http://blog.sia-conseil.it/change-management-hr/2008/10/21/ripensare-i-percorsi-di-prevenzione-e-di-gestione-dello-stress/

    http://blog.iqmatrix.com/mind-map/effective-stress-management-mind-map

    http://www.psicolab.net/2006/i-processi-di-coping-nell%E2%80%99adattamento-allo-stress/

    http://www.ilmiopsicologo.it/pagine/sesso_ansia_differenze_uomini_donne.aspx

    http://it.wikipedia.org/wiki/Stress_(medicina)

    giovedì 4 novembre 2010

    La nostra società

    Se medito sulla nostra società odierna non sò se ridere o piangere.....

    Fin da quando nasciamo impariamo a competere con modelli e standard più o meno elevati,ci mettono sempre in competizione con i nostri simili, ci impongono regole più o meno logiche,ci dicono quello che dovremmo o non dovremmo fare.....

    Il bello è che la fonte di questi ordini, indicazioni, avvertimenti, allarmi ed emergenze è in realtà un insieme di enti e/o entità più o meno commerciali, pubblicitarie, o economiche.....

    La cosa ancora più tragicomica è il fatto che tutti noi sappiamo che raccontano balle:
    • I genitori raccontano balle ai figli per non farsi trovare impreparati (sia la mamma che i papà)
    • Gli insegnanti (di qualsiasi livello) raccontano balle agli allievi per non sminuire la loro mascherata di sapienza
    • I giornali raccontano balle per vendere copie
    • I politici raccontano balle per farsi eleggere
    • Gli amici raccontano balle per farsi accettare, sentirsi superiori, o dio sà quale altro motivo
    • Noi stessi ci raccontiamo balle per non aver paura...... di noi stessi......

    Insomma : in questa società la cosa più diffusa sono le balle!
    Non solo ma più balle raccontiamo, più siamo valutati socialmente.....
    E questo cosa provoca?

    Provate a immaginare un criceto col cervello elettronico che corre impazzito su una ruota continuando a elaborare informazioni senza senso......
    Gli effetti saranno interessanti :
    • Fisicamente il criceto prima o dopo fa un infarto
    • Mentalmente ne esce pazzo

    Ma questa è solo la fine, per arrivare a questo stadio prima c'è un lungo e inesorabile logoramento :

    • Fisicamente: il criceto aumenterà la sua pressione (ipertensione), quando mangerà si ingozzerà con problemi digestivi, di assimilazione dei macronutrienti, e non avrà più il tempo di selezionare il cibo, ingerendo anche parti di cibo malevolo o contaminato, il respiro reggerà fino ad un certo punto fino a che inizierà ad avere stati di iperventilazione e se non schiatta per mancanza di respiro, avrà un deficit respiratorio permanente, carenza vitaminica, disidratazione e difficoltà di drenaggio dell'acido lattico, dolori muscolari, ecc. ecc. ecc. ........ Vi ricorda nessuno?
    • Mentalmente: il criceto inizierà con lievi stati di nevrosi, per poi trasformarsi prima in patologicamente ansioso, poi, dopo lo stato di depressione, inizierà con stati paranoici, fino ad arrivare a stati d confusione mentale accomunati a mancanze di capacità mnemoniche o addirittura perdite di memoria o della funzionalità di coordinamento, di vista o dei sensi in generale...... Vi ricorda qualcuno?

    Solo dopo questi stati intermedi potrà riposare in pace..... morto......

    Vi sentite criceti o esseri umani?

    Se ancora non vi sentite criceti, immaginate che il nostro strano criceto alterni queste pazze corse, a stati di immobilità quasi completa, nel mentre ingurgita quantità di cibo assurde, bevendo ciò che trova e rimane così per parecchio tempo per poi riperendere la sua pazza corsa....

    In questi periodi il suo peso aumenterà affaticando cuore, arterie, appesantendo lo stomaco e rallentando la digestione con potenziale insorgenza di diabete e problemi al cuore.......

    Non vi sentite ancora criceti?
    Allora provate a immaginare che sempre il nostro pazzo criceto, vive in mezzo a una nuvola di micro-pulviscoli, gas di scarico e smog in generale, provocando problemi nei polmoni, trachea, ed esofago......
    Ancora non vi basta?

    Immaginate ancora che nella gabbietta ci sia sempre in sottofondo il suono di spari e rumori aggressivi 24 ore al giorno, con immagini di morte, carestia, pestilenze e guerre, e che 12-16 ore al giorno ci sia un chiasso assordante....
    Il nostro criceto (poveretto) avrà i nervi a pezzi, ipersensibile agli stimoli, apatico, incapace di sentire i propri stimoli, attenuati a causa dell'ipersollecitazione, incapace di portare in sè una qualche minima speranza di sopravvivenza......

    Insomma il nostro criceto ora è proprio uno di noi esseri umani occidentalizzati... con le nostre patologie sia fisiche che mentali.......

    Ma se dovessimo sintetizzare il tutto?

    • Per il nostro criceto : ........Fretta compulsiva a causa di induzione esterna......
    • Per noi : ........Fretta compulsiva a causa delle balle che ci raccontiamo e/o ci raccontano......

    Cosa genera questa fretta in noi, in generale?
    I medici/psicologi lo chiamano stress psicosomatico e/o distress..... (ma lo "stress" lo riprenderò più avanti in un altro post)

    Fretta ......ovvero?
    Avere una motivazione ad accelerare le proprie attività in maniera superiore a quella normalmente gestibile.....

    E quale sarebbe questa motivazione?
    La paura di morire prima di aver fatto tutto quello che pensiamo sia giusto fare (che spesso è una grande balla che ci raccontiamo allo specchio!)

    E chi ha generato questa paura di morire?
    Il sapere che esiste la morte... il sapere che primo o dopo tutti invecchiamo e muoriamo.... la paura di invecchiare.......

    Insomma la nostra società è una società di vecchi che ha una paura maledetta di invecchiare, e per questo corre impazzita come lemmings dentro la bara.... un direttissimo per il cimitero....
    ALLEGRIA!!!!

    Provo a fare un riassunto fino a qui:
    La nostra società è frenetica e fallimentare perché tenuta e mantenuta da uomini e donne che hanno paura di invecchiare, e spingono sull'acceleratore di tutti (creando motivazioni alla fretta) per riuscire ad ottenere per sé risultati più o meno realistici, spesso non fattibili, miraggi inutili e spesso dannosi per sé e gli altri ....
    che bello..... mi sento più sollevato ora...... mmmm.... si..... come no!

    come combattere questo "modus vivendi"?

    Sapendo dire di no.......no a cosa?
    No a coloro che vorrebbero metterci sotto, a quelli che ci eleggono a loro capi per non prendere decisioni, no a chi ci stimola all'acquisto, all'emergenza, all'allarme, no a chi ci vuole propinare le loro verità supreme, no a chi ci racconta la balla che per lavorare devi avere esperienza, essere giovane, bella/o, laureato/a, figlia/o, moglie, marito di .... ecc.
    Dire no.... difficile ma non impossibile.....

    Accettare....accettare cosa?
    Che si è bassi o alti, giovani o vecchi, sani o malati, laureati o diplomati, con o senza esperienza... insomma accettare sé stessi per come si è ...... in pratica avere un'autostima....
    (Questa da quel che ho potuto vedere è più facile per gli uomini che non per le donne)

    Calmarsi....in che senso?
    Affrettarsi senza fretta, avanzare guardando dove si mettono i piedi, pensare a quello che si fà.... in poche parole contare fino a 30 e fare tre lunghi respiri......

    e se agli altri non và bene? ..... la mia risposta è : VADANO A FANCULO! (è diventato pure di moda con Grillo& !)

    ....e poi? E poi sapendo sorridere anche delle critiche malevole che ci vengono fatte....e migliorarsi in continuazione, lentamente, costantemente, ma per ora su questo mi fermo......ne parlerò più avanti.....