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giovedì 24 febbraio 2011

Il simbolo del Tao

Il simbolo del Tao è spesso un argomento trascurato, a volte relegato a mero simbolo, altre volte frainteso.

Proviamo a dipanare un po' il significato di questo simbolo.

La prima cosa che bisogna considerare è il fatto che ci sono due colori: il bianco e il nero

Fra loro sono due colori opposti ma complementari, con il bianco puro e il nero puro, mescolati fra loro si possono ottenere tutte le sfumature di grigio pensabili.

Questo sta ad indicare il fatto che prendendo i due estremi di una qualsiasi prospettiva, e moderandoli tra loro, si possono individuare se non tutte le posizioni possibili, almeno quelle principali.

Notiamo inoltre che la parte bianca ha un punto nero e la parte nera ha un punto bianco, questo indica che il puro bianco non esiste così come il nero puro, ovvero che l'estremo assoluto non può esistere nella realtà, cioè ci sarà una posizione o prospettiva più estrema di quello che ci sembra già estremo...
In pratica il limite in una qualsiasi prospettiva è solo una illusione.

Altra considerazione è il fatto che la separazione tra la parte bianca e la parte nera non è netta ma è simile ad una S, ossia che gli estremi si mescolano tra loro e non sono poi così estremi come si può pensare...
In pratica quando si confrontano due posizioni agli antipodi tra loro ci sono sempre dei confini che sono in contatto tra loro o che addirittura sono un ottimo canale per trovare punti in comune.

Altra caratteristica di questo simbolo è il fatto che è inserito all'interno di un cerchio.
Senza entrare troppo nel metafisico e nell'alchimia orientale, basta dire che i cinesi, così come gli antichi greci, sapevano già che la terra era una palla, che gira intorno al sole, e che il nostro sistema solare è eliocentrico.
Questo fatto che tutto si può rappresentare come un cerchio ha fatto pensare che il simbolo universale possa essere un cerchio, o qualcosa di simile.

In pratica il nostro simbolo è in un cerchio perché tutto l'universo potrebbe semplicemente essere rappresentato dal cerchio.

E ora tiriamo le somme :
Il simbolo del Tao invita ad:
  • Moderare la presa di posizione in quanto tutte le posizioni sono solo sfumature tra due estremi
  • Moderare le avversità in quanto due posizioni che sembrano inconciliabili a volte sono più simili di quello che si possa immaginare
  • Comprendere le altre posizioni in quanto potremmo intravedere i punti comuni con le nostre credenze 
  • Abbandonare ogni posizione intransigente in quanto spesso questa posizione crolla su sè stessa confrontandosi con altre realtà.
  • In pratica spogliarsi degli orpelli mentali che spesso sono solo limiti immaginari.

Proviamo un esempio pratico:
In cosa siete assolutamente certi? Ad esempio che esista un grande complotto, oppure che esistono gli angeli, o gli alieni....

Bene, prendete questa credenza e provate a scrivere su un foglio diviso a metà perché ci credete, su questa colonna in alto scrivete Yang o mie o verità o quello che volete, per porre in contrasto con la seconda colonna, dove dovrete, per ogni affermazione, trovare esattamente il supporto alla teoria contraria.
In alto su questa colonna scrivete Yin, falsità, altrui o qualunque cosa che vi permetta di trovare le frasi più idonee.

Ok, fatto questo con la cancellina, o con qualsiasi altro strumento cancellate le intestazioni e invertitele, adesso la verità è l'opposto della vostra credenza, immaginate quindi di dover combattere con il vostro io passato tentando di sostenere la nuova prospettiva.

Ci siete riusciti? Siete stati sufficientemente convincenti?
Ottimo, ora piegate e nascondete la parte che avete appena sostenuto e che all'inizio consideravate falsità, cancellate l'intestazione della colonna ed ora, su ogni affermazione che avevate scritto convinti che all'inizio fosse la verità, dategli un voto da 1 a 10 a seconda che le sentiate ancora totalmente vere(10) o completamente false(1) .....
Che è successo? Ci sono tanti 5 e 6 ? Allora ci sente riusciti! Altrimenti riprovate!

giovedì 17 febbraio 2011

Eterno miglioramento: Il combattimento con sè stessi

Secondo il Taoismo esistono due sole possibilità evolvere o morire.
La cosa più interessante è il fatto che evolvere non è necessariamente fare qualcosa.

Agire per agire spesso porta disastri immondi, a volte è necessario attendere il momento giusto e solo dopo agire, se necessario.
I momenti più snervanti sono di solito quelli che precedono una azione, l'adrenalina sale e la tensione si fa palpabile.

La filosofia Taoista ci insegna a trasformare quella tensione da snervante in propedeutica per essere concentrati al 100% sull'azione successiva.

Molte persone, che male interpretano gli insegnamenti del taoismo, pensano che la massima :
Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico
indichi semplicemente un'attesa spoglia di azione, un'attesa interminabile che porta col tempo a vedere tutto in rovina.... nulla di più sbagliato...

Proviamo ad analizzare la frase:
Il sedersi lungo la riva di un fiume rappresenta un'azione molto comune nei tempi di attesa nel passato, quando i fiumi erano ancora navigabili e sopratutto dove si faceva il bagno, insomma la riva di un fiume era una spiaggia.
Un posto tranquillo dove riflettere.

I maestri di arti marziali prima di combattere si concentrano, cercano di comprendere come poter iniziare il combattimento, studiano i propri punti di forza e debolezza, tentano di focalizzarsi su quali possono essere i punti di forza e debolezza dell'avversario, come poter resistere, e come poter attaccare, ed eventualmente quali strategie per concludere l'incontro.
Simulano nella loro mente il combattimento mille e mille volte utilizzando la Visualizzazione, tramite il respiro cercano di concentrare energie, e infine tramite segni e immagini studiare strategie idonee.
Infine, poco prima dell'incontro, si preparano all'imprevisto.

Torniamo alla frase iniziale che vuol dire "prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico"?
Per la cultura orientale è il risultato ciò che conta di più... i cadaveri o venivano bruciati oppure venivano lasciati alla corrente del fiume... e i combattimenti spesso erano letali, anche quelli a "mani nude"....
Tirando le somme quindi la frase
Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico
Vuol dire semplicemente: utilizza il tempo precedente al confronto per prepararti opportunamente a sconfiggere il nemico...
Ma chi è il nemico peggiore e più pericoloso?
Secondo le pratiche marziali esistono quelli che in Giappone si chiamano Katà, essi sono movimenti ben codificati mescolati tra loro e simulerebbero un combattimento con l'avversario senza l'avversario.
Secondo la disciplina marziale il vero maestro non esegue il Katà solo per dimostrare le posizioni o le movenze, ma esegue un vero e proprio combattimento contro un avversario immaginario, e l'avversario migliore da battere, quello dove si impara di più è se stessi.

Quindi vi propongo il seguente esercizio:
In cosa volete migliorare? Magari il vostro rovescio a tennis, forse il vostro dribbling a calcio?
Comunque iniziate a usare la Visualizzazione per immaginarvi intenti nell'azione, il vostro avversario siete voi stessi, usate la Respirazione per concentrarvi sull'azione e provate a usare tutta la vostra conoscenza su come fare quel dribbling o quel rovescio in maniera perfetta.
Come dovrebbero essere i vostri muscoli?
Cosa dovrebbe passarvi per la testa?
E il vostro respiro?
E se invece lo subiste?
Come lo potreste parare quel diabolico rovescio o dribbling che sia?
E la contromossa?
Ripetete tutto dall'inizio fino a che non sarete soddisfatti.

Allora? Come va?
Adesso entrate in campo e ricordatevi dell'esercizio... siete migliorati?
Se si allora avete appena scoperto uno degli esercizi che gli sportivi professionisti utilizzano per arrivare ad essere i migliori del mondo nel loro campo....
Certo... non si può essere i migliori in tutto...
Lo usano anche gli astronauti per migliorare le prestazioni in caso di assenza di ossigeno, i sub, e ultimamente anche squadre speciali, vigili del fuoco, medici, militari, scacchisti, ecc.
Insomma ..... benvenuti in allegra compagnia!

giovedì 10 febbraio 2011

Il Benessere secondo il Taoismo

Il Taoismo delle origini studiava l'ambiente circostante per poter sviscerare le possibili minacce e prevenire potenziali pericoli.

Nel mentre passava il tempo e la società si evolveva e l'ambiente veniva colonizzato e sottomesso il Taoismo si dedicò a trovare la maniera di prolungare la vita umana.

Il risultato di questo furono una serie di usanze, precetti, e pratiche che noi oggi conosciamo in maniera codificata come Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e pratiche quali il Tai-Chi e in generale le arti marziali cinesi chiamate anche Kung-Fu.

Dalla Cina queste pratiche si diffusero in tutto l'oriente mescolandosi a loro volta con la medicina tradizionale indiana e le pratiche di combattimento indiane.

Ad oggi in Cina è usanza comune alzarsi prima del lavoro e fare un po' di movimento eseguendo Tai Chi, dalle strade di Pechino fino alle campagne più sperdute si possono vedere giovani e vecchi, uomini e donne che in una maniera o nell'altra eseguono i movimenti da quelli più semplici a quelli più complessi.

Ma è proprio così strano?

Secondo l'OMS il più grave allarme sanitario del mondo non è l'AIDS o altro, ma l'obesità.
Popoli che fino a qualche decennio fa non avevano di che sfamarsi, oggi risultano essere i paesi con maggiore numero di obesi.

Vita sedentaria, dieta sbagliata, reazioni psicologiche alla denutrizione delle generazioni passate stanno generando un vero allarme mondiale.

Basti pensare che qui in Italia fino a sessant'anni(60 non di più), esisteva ancora la denutrizione e patologie ad esse connesse, ad oggi circa il 30% dei bambini è obeso, circa 3 milioni di persone sono affette da anoressia (altra faccia della medaglia, ma è sempre la stessa medaglia... ).

Quindi sono tutti pazzi stì antichi cinesi o qualche ragione l'hanno pure loro?

Stress, cibo spazzatura, cibo "contaminato o pompato" di diserbanti, steroidi e chi più ne ha più ne metta... stanno producendo malattie quali diabete, ictus giovanile, colesterolo e pressione alta, affaticamento degli organi interni...

secondo alcune statistiche ucciderebbe di più la sovra-nutrizione che le guerre...

Insomma noi occidentali opulenti stiamo distruggendo il record di vita che siamo riusciti a raggiungere dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi.... ed a discapito delle nuove generazioni....

Confucio avrebbe detto :
Colui che non prevede le cose lontane, si espone a infelicità ravvicinate.
Secondo le pratiche Taoiste il benessere lo si raggiunge prevenendo le malattie tramite il sentire il proprio corpo e la propria mente, e assecondando i bisogni senza eccedere...

L'esercizio che voglio proporvi è semplice e basilare, ma per noi occidentali forse è l'esercizio più difficile:
Mettetevi comodi e provate a chiudere gli occhi,
provate a sentire il vostro corpo, avete sete, fame, o state bene così?
E com'è la vostra mente? Calma o c'è qualche pensiero che ogni tanto vi si ripresenta?
Il vostro corpo si muove abbastanza durante il giorno? O state troppo seduti?
Cosa vi stà dicendo il corpo? Per semplicità annotatelo su un foglio di carta, meglio un diario
Cosa vi dice la vostra mente? Per semplicità annotatelo su un foglio di carta, meglio un diario
Provate a fare questo due o tre volte al giorno e dopo una settimana guardate il risultato...

Non meravigliatevi se scoprirete che il corpo vi chiede meno cibo, ma di qualità, e più movimento, ma senza stress, e la vostra mente vi chiede un po' di tranquillità.... è il risultato di tutti noi occidentali... e ultimamente anche degli orientali occidentalizzati....

venerdì 4 febbraio 2011

Chakra e Tanden: Archetipi o Reali?

Abbiamo già affrontato precedentemente gli archetipi e i loro significati nelle varie discipline.
Avevamo inoltre tentato di tirare le somme, tentando di dare struttura a questa entità, a prescindere dal campo di applicazione (psicologico, antropologico, sociologico, ecc.)
Riporto per comodità la conclusione a cui eravamo pervenuti su cosa sia un archetipo:

Un archetipo ha quindi:
  • Nome
  • Emozione
  • Può essere rappresentato secondo i 5 sensi (Visivo, Uditivo, Olfattivo, Gustativo, Cenestetico)
  • Ha una componente conscia e una inconscia
  • Un comportamento associato
  • Un riconoscimento socio-antropologico (riconosciuto da un numero più o meno limitato di persone)

Magari questa lista non sarà completa ma ci può aiutare a per l'argomento che qui voglio ora affrontare.

Partiamo con il dire che la cultura del fiume Giallo e quella del fiume Indo si differenziarono anche per l'individuazione di zone corporee che secondo le due scuole di pensiero regolerebbero le funzioni vitali sia fisiche che psicologiche, oltre che spirituali.

La cultura del fiume Indo chiama queste zone Chakra, mentre quella del fiume Giallo li definisce Tanden.
In entrambi i casi queste zone sono simili a commutatori di energia, ovvero prendono un certo tipo di energia e la commutano in ciò che serve per il funzionamento dell'uomo nella sua integrità fisica, psicologica e spirituale.

di seguito riporto la distinzione tra Chakra e Tanden:

Chakra Tanden
scuola di origine Fiume Indo Fiume giallo
energia utilizzata Prana Ki (o Ji o chi a seconda di come lo si pronuncia
numero di punti/zone sul corpo 7 3
rappresentazione valvola di prana il quale gira a 360 per 360 prima di attuare la commutazione valvola di Ki, non ha una dislocazione ben precisa ed è una zona più che un punto preciso
tipo di commutazione diretta: il prana si trasforma direttamente in ciò che serve all'organismo indiretta : da energia agli organi i quali fanno poi la lavorazione delle risorse dentro l'organismo


Quindi Chakra e Tanden alla fine sono cose molto diverse (in un futuro post parlerò della differenza tra Ki e Prana), si trovano dislocati in punti differenti, funzionano in maniera differente, differente è la loro rappresentazione e differente è l'energia che usano.... ma una cosa hanno in comune: ovvero sono archetipi, cioè tramite la visualizzazione possiamo interagire con loro e a seconda del livello di pratica ottenere realmente sul nostro corpo e la nostra psiche dei mutamenti, più o meno evidenti....

Se questo è vero allora ci deve essere una spiegazione scientifica, quindi proviamo a trovarla... per questo post proviamo con i Tanden.

I Tanden come sopra detto sono tre, dislocati nel corpo come zone:

La prima zona chiamata "centro viscerale" o Seika tanden o kikai tanden si troverebbe nella zona addominale, sotto l'ombelico (i saggi dicono circa quattro centimetri).
Questo Tanden sarebbe collegato cone le forze fisiche e materiali, con il senso della vita e della morte, e con le cose primordiali.
Per la scienza lì c'è la parte media e finale dell'aparato digerente, oltre che il baricentro umano, recenti studi hanno verificato la presenza di parecchie cellule nervose tanto che sui giornali e le agenzie di stampa era scritto "trovato un secondo cervello nello stomaco"...... giornalisti.....

La seconda zona che prendiamo in considerazione è il Chudan tanden o "centro mediano" si trova nel torace all'altezza del cuore.
Sarebbe dove l'ambiente nella sua completezza (relazioni comprese) viene "elaborato" per trasformarsi poi in interazioni con l'esterno.
Per la scienza ci stà nella stessa zona cuore, polmoni e trachea, il cuore emette un flebile segnale elettrico, rilevabile dall'elettrocardiogramma, e regola in generale il calore corporeo tramite l'afflusso di sangue, i polmoni invece sfruttano l'aria per trovare ossigeno, mentre la trachea "parte" dai polmoni e "finisce" nelle corde vocali... insomma polmoni: respirazione; cuore: calore, elettricità; trachea : aria e suono.... se non è relazione con l'ambiente questa....

Terza e ultima zona: Jodan tanden; questo si trova tra le sopracciglia nel centro della testa(in realtà sarebbe tutta la testa ma ai principianti gli si dice così)... quindi alla fine il cervello....
Per il taoismo è la zona della consapevolezza, del raziocinio, della spiritualità.
Per la scienza.... bè il cervello è la sede della nostra mente e di tutto quello che ne concerne....

Quindi i Tanden sono alla fine delle zone anche fisiche nel corpo umano.

Secondo la tradizione dovrebbero esssere visualizzati come doppie spirali in rotazione, insomma qualcosa di simile alle rappresentazioni attuali delle galassie per intenderci.

Esercizi:

L'esercizio sul Tanden viscerale:
Mettiamoci seduti in posizione seiza, schiena bella dritta e spalle rilassate, mani con i palmi verso l'alto, mani rilassate.
Da qui iniziamo a respirare profondamente partendo dal diaframma, lentamente senza sforzare, chidendo gli occhi visualizziamo una galassia che rotea su sè stessa nel primo Tanden, prima piccola, poi che si allarga lentamente sempre di più, fino a coprire la nostra vera galassia... rimaniamo un po' così e lentamente rimpiccioliamo la nostra visualizzazione fino a farla tornare dentro il nostro Tanden.... riapriamo gli occhi e se proprio vogliamo seguire le tradizione portiamo la fronte verso il pavimento, come da saluto, ringraziando l'universo di essere qui....se proprio volete fare i tradizionalisti la posizione è con fronte verso sud..... (che esagerati stì giapponesi!)
Come ci sentiamo dopo? Che sensazione abbiamo?
è cambiato qualcosa? Se si cosa?
Come sono le nostre percezioni? Aumentate?

Qualcuno dice che con questo esercizio si collega con tutte le civiltà della nostra galassia e di tutti i tempi, altri invece che si "ricaricano" di energia cosmica (tipo batterie per intenderci..) io semplicemente mi sento meglio, più rilassato...anche nei confronti dell'universo.... il che mi basta e mi avanza......

L'esercizio sul Tanden medio:
Sempre in seiza, con mani sul cuore, palmi rivolti verso il corpo, chiudiamo gli occhi, respirazione dal diaframma, lunga, intensa, tranquilla.
Visualizziamo il nostro corpo, poi lo rendiamo trasparente e immaginiamo di vedere dei canali che passano per il tanden... come sono questi canali? grigi? sporchi? Immaginiamo di ripulirli facendo partire un flusso dorato (argentato se vi aggrada di più) dal Tanden, continuamo fino a che tutti i canali non saranno ripuliti.
Usciamo dalla meditazione come nell'esercizio precedente.
Come vi sentite? Quali Sensazioni?
è cambiato qualcosa? Se si cosa?
Vi sentite più leggeri? O più pesanti? 

Qualcuno dice che con questo esercizio poi ha una percezione più intensa delle proprie emozioni e si libera dalle emozioni "negative"...

Esercizio su Tanden Superiore
Sempre Seiza, mani con i palmi verso l'alto, mani rilassate.
Respiro sempre da diaframma.
Visualizzo una colonna di luce che illumina il tanden, liberando così la mente da dolori e preoccupazioni, pensieri negativi e perplessità svaniscono.
Usciamo dalla meditazione come nell'esercizio precedente.
Come vi sentite? Quali Sensazioni?
è cambiato qualcosa? Se si cosa?
Vi sentite più liberi dalle preoccupazioni? o cosa?

Alcuni con questo esercizio parlano di connessioni con l'universo, acquisizione di energie cosmiche, illuminazioni, aumento di intelligenza.... manca solo che gli faccia pure un caffè.... ma se vi sentite più liberi dal peso della vita... bè... è già un gran successo!!!