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sabato 30 ottobre 2010

Un po' della mia storia.....

Pur avendo una formazione molto tecnica e pragmatica (Informatica, elettronica e telecomunicazioni), nella mia vita mi sono sempre interessato alle questioni del "non sensibile" come filosofia, teologia, e tutto ciò che riguardava l'essere umano nella sua spiritualità oltre che nel suo comportamento.

Nella mia vita ho avuto la sfortuna di incontrare persone povere di spirito, sedicenti "maestri" interessati più ai portafogli dei clienti che alla divulgazione di un pensiero, di una modalità di vita o di esistenza, bravi nelle parole ma nei fatti facevano l'esatto contrario di ciò che predicavano....

In compenso ho avuto anche la grande fortuna di aver incontrato anche veri e propri maestri, che, rimanendo umili nel loro atteggiamento e pragmatici nel loro comportamento, mi hanno insegnato quella sobrietà nel trattare le questioni del "non sensibile" che molto si avvicina a quella filosofia scarna e affascinante che proviene dal profondo Giappone, quella Zen tanto vituperata in occidente e che oggi, in una società in crisi profonda di esistenza, sembra essere l'unica via a quella cosa tanto agognata chiamata felicità.

Alla fine una cosa ho imparato: che coloro che si fanno chiamare maestri, spesso sono buffoni gonfi di orgoglio, incapaci di una qualsiasi autocritica, convinti di avere una o più verità a cui tutti si devono sottomettere tranne loro, convinti che chi critica le loro idee sia un 'perdente', spesso accusano della pagliuzza nell'occhio altrui, senza accorgersi della loro trave infilata in quel posto dove non batte il sole.

Chi si occupa di questioni legate al "non sensibile" accusa spesso la scienza di miopia, non accorgendosi che in realtà la scienza deriva semplicemente da quella epistemologia e gnoseologia da cui derivano anche tutte le filosofie più o meno "new-age" che in questo pazzo occidente nascono, corrono o passano.

La scienza quindi non è nemica dei concetti del "non-sensibile", al contrario, la scienza cerca solo di razionalizzare e minimizzare le problematiche a cui si incorre imbattendosi nell'analisi, la comprensione e la riproducibilità di quelle pratiche che fino a pochi anni fa erano considerate inconsistenti, come ad esempio l'agopuntura, pratica che oggi viene sperimentata come terapia del dolore negli ospedali più avanzati e tecnologizzati del mondo (anche in Italia), e i cui effetti solo ora iniziano ad essere classificati e analizzati dal metodo scientifico medico.

Mi occupo di meditazione e molti mi parlano di questa pratica come di qualcosa di esoterico..... mai considerazione fu più lontana dal vero!
La Meditazione è una pratica già in parte classificata sia in ambito psichiatrico che psicologico, i suoi effetti sul corpo e sulla mente sono ormai inseriti nei manuali scientifici, e in alcune terapie viene addirittura consigliata per migliorare malattie o addirittura per qui casi dove farmaci come morfina e in generale oppiacei non fanno più effetto, o non possono essere usati.

Se da una parte mi sono sempre occupato delle filosofie che hanno considerato la meditazione, dall'altra ho iniziato da un po' di tempo, a occuparmi delle scienze (psicologia, psichiatria, e pedagogia) che si sono prodigate a individuare in questa pratica le basi scientifiche e individuare le potenzialità, oltre che addirittura come migliorarne l'efficacia.

Ai vari corsi di meditazione che mi sono trovato a partecipare, spesso mi sono trovato di fronte a sedicenti maestri che né dal punto di vista filosofico, né dal punto di vista scientifico erano minimamente preparati.... per non parlare poi della loro capacità di insegnamento di questa pratica...

Rare volte ho terminato i corsi, in quanto spesso si arrivavano a considerazioni quantomeno di parte.... l' unico percorso che ho terminato è stato quello di Reiki Usui, mentre per le mie conoscenze sulle pratiche di meditazione taoista, ho appreso di più dall'osservazione e disquisizione con vecchi cinesi, offrendogli del vino in cambio, che non dai prezzolati maestri occidentali o occidentalizzati.

Se qualcuno mi chiedesse se sono cattolico la risposta è no, se mi si chiede se sono cristiano la risposta è che ritengo Gesù importante più per ciò che ha detto e fatto, non per chi era figlio..... alle "raccomandazioni" preferisco non credere.....
Di sicuro credo nell'esistenza di qualcosa di superiore, dargli un nome può essere utile nelle disquisizioni, non certo nella fede.....
Alla fine il Taoismo di matrice filosofica è forse la cosa che più si avvicina alla mia considerazione di quell'entità nominalizzata in occidente col nome Dio.

La cosa buffa è che ultimamente ho letto che i primi gesuiti (Matteo Ricci ivicompreso, 1552-1610) arrivati in Cina e Giappone, scrissero al Papa descrivendo come un popolo che non aveva mai conosciuto Gesù, fossero arrivati a livelli teologici molto vicini a quelli occidentali, e che le misure etiche e morali erano talmente simili che identificarono nel nome del mitico Fu Xi (uno dei fondatori della linea filosofica taoista) come Noè, o al massimo un suo figlio, individuando nel Taoismo una religione legata a doppio filo alle religione abramitiche.... buffo.... oggi sappiamo che non è vero.... ma la dice lunga .......

Tornando alla meditazione molti mi chiedono quale scuola è la migliore..... anche qui sorrido..... la meditazione è come la cucina.... ogni paese ha la propria, ogni persona ha il suo segreto per fare un buon piatto.... di sicuro non esiste in oriente, o medio-oriente scuole di pura meditazione, la meditazione in questi posti è come l'olio, c'è ovunque ma è funzionale ad altro, in oriente è molto usata per le arti marziali, in medio oriente nella linea sufica dell'islam per raggiungere Allah..... la cosa paradossale è che anche i cristiani hanno la loro meditazione ... e si chiama "preghiera".........

Detto questo concludo dicendo : imparate un modo e poi personalizzatevelo secondo ciò che avete imparato......