In pratica cadono nell'errore di pensare che la nostra società sia la migliore possibile, quando invece è semplicemente il risultato di una serie di eventi, guerre, tecnologie, capitalizzazione, competizione, modifiche ambientali drastiche, ecc. in contrapposizione con ricerca della democrazia, sistemi più o meno repubblicani o comunque costituzionali, la ricerca della equità tra gli uomini e utopie di liberazione, ecc.
Se andiamo però a considerare che la nostra società occidentale, e occidentalizzata, è solo una delle società possibili, improvvisamente ci rendiamo conto che le problematiche in ambito di ricerca spirituale e benessere non è detto che siano per forza ostacolati dalla socializzazione.
Ma cosa è la socializzazione?
Si intende con il termine socializzazione l'insieme di interazioni che un soggetto ha con altri soggetti della propria specie, in pratica la socializzazione per la razza umana non è altro che l'insieme delle relazioni che ogni essere umano ha con altri esseri umani.
Quindi amicizie, relazioni sentimentali, colleghi, conoscenti, famiglia, ecc.
Secondo alcune teorie sociologiche esisterebbero un massimo di 6 passaggi per collegare qualsiasi essere umano della terra, intendendo come passaggi la relazione tra due persone, faccio un esempio:
Quanti passaggi ci saranno tra una persona come noi e il presidente americano Obama?
Immaginiamo di considerare che tu conosca una persona, la conoscenza tra te e questa persona è un passaggio, secondo questa teoria bastano 6 passaggi per farsi presentare il presidente Obama.
Adesso proviamo a vederla in maniera diversa:
Ogni relazione con un'altra persona è un filo di ragnatela, l'intera ragnatela è la nostra società, noi siamo solo i nodi di questa ragnatela.
Che succederebbe se invece di essere nodi statici fossimo invece veri e propri ragnetti che si spostano da un filo ad un altro?
Il nostro numero di conoscenze, amicizie, relazioni sentimentali, ecc. aumenterebbe esponenzialmente,dandoci così la possibilità di diventare attori primari della nostra società, ma che ci vuole per trasformarci da nodi a ragnetti?
In poche parole: fiducia nel prossimo
Solo tramite la fiducia nel prossimo è possibile muoversi velocemente da una relazione ad un'altra, rimanendo comunque in contatto con le persone che siamo venuti a conoscere nel frattempo.
Più persone conosciamo, più la nostra capacità di dire la propria nella società aumenta, e questo è tanto più valido nei sistemi democratici e repubblicani come il nostro.
Inoltre più persone conosciamo più siamo in grado di ottenere informazioni utili per la nostra sopravvivenza, come ad esempio potenziali lavori, opportunità, e tutte le informazioni che potrebbero di molto semplificarci la vita....
Se per le cose materiali ci semplifichiamo la vita, di conseguenza avremmo più energia e tempo per dedicarci alle questioni spirituali, di benessere, e di migliormaneto personale.
Tutto questo la filosofia Taoista l'aveva già elaborata, e il campione in questo campo fu Confucio.
Secondo Confucio una società in "armonia con l'universo" si fonda sulla fiducia "del contadino nei confronti del proprio feudatario, del feudatario nei confronti del proprio contadino" (calcoliamo i tempi siamo intorno al 500 prima di Cristo...)
Ma è ben esplicitato il pensiero di Confucio su wikipedia:
La sua filosofia si basava sull'etica personale e politica, sulla correttezza delle relazioni sociali, sulla giustizia, sul rispetto dell'autorità familiare e gerarchica, sull'onestà e la sincerità.
Confucio dà un ulteriore contributo al Taoismo, portando la filosofia Taoista con "i piedi per terra".
Dopo aver esplorato le vie mistiche ed alchemiche, il Taoismo, con Confucio, analizza la società in cui vive (corrotta e decadente) nella maniera più logica e spietata possibile, creando quindi un nuovo pezzo di quel enorme puzzle che oggi conosciamo come filosofia Taoista.
Di Confucio, come di Socrate, non abbiamo certezza delle sue esatte parole, anche perché i suoi citatori più celebri furono Xun Zi e Mencio, che tra loro si contrapponevano idee differenti.
Sta di fatto che Confucio arriva alle seguenti conclusioni:
Una societa "buona" si fonda sui comportamenti dei singoli e più in particolare:
- Sull'etica
- Sulla corretezza delle relazioni sociali
- Sul rispetto del prossimo
- Sull'onestà dei singoli
In questa maniera l'ordine sociale diventa naturale, non imposto, entrando in risonanza con lo spirito di ogni singola persona che compone quella società.
In opposizione, una società che insegna la "furbizia", l'ordine deve essere per forza imposto, il sistema giudiziario si intaserà, il sistema politico verterà sulle capacità economiche degli individui, i quali per accaparrare beni, saranno disonensti e approfittatori nelle relazioni sociali, creando un meccanismo che si morderà la coda, portando infine all'autodistruzione sociale e quindi dei singoli individui, quantomeno nella loro parte spirituale. (vi ricorda qualche società di nostra conoscenza?)
Solo alcuni aforismi di Confucio giusto per assaggiare il personaggio:
Chi desidera procurare il bene altrui ha già assicurato il proprio.
In un paese ben governato la povertà è qualcosa di cui ci si deve vergognare.
L'uomo superiore comprende ciò che è giusto, l'uomo inferiore ciò che vende.
Non mi dolgo di essere sconosciuto agli uomini, ma mi dolgo di non conoscerli.
Non preoccuparti del fatto che la gente non ti conosce, preoccupati del fatto che forse non meriti di essere conosciuto.
Quando arriva la prosperità, non usarla tutta.
Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto e di essere capace di fare tutto non potrai sbagliare, costui è un imbecille!
Il Cielo non ha parenti; tratta egualmente tutti gli uomini.
Non imitiamo quegli uomini isolati, savii soltanto per loro medesimi.
Se uno non considera quel che è lontano, soffrirà da quel che è vicino.
Esercizio:
Prendete gli aforismi di Confucio, uno a uno di quelli riportati sopra, confrontateli con la vostra vita di tutti i giorni....
Siete coerenti con queste massime oppure c'è qualcosa di diverso e se si cosa?
Annotatelo su un foglio....
Ottimo! Avete appena scritto i vostri difetti nei confronti di voi stessi e della società.
Ora un piccolo gioco per sapere se siete illuminati, persone normali o asociali:
Adesso considerate se avete fiducia in chi vi circonda o no...
- se già dite di no : GAME OVER, siete asociali!
- se dite dipende : WARNING! State correndo su una strada che potrebbe portarvi al game-over
- se dite si e siete sinceri: congratulazioni! o siete grandi mentitori o siete dei Budda in terra, oppure provenite da una società diversa da quella occidentale o occidentalizzata!
Il Game Over è semplicemente il primo passo per diventare "furbi del quartierino" ovvero, come direbbe Confucio: "imbecilli!"
A questo punto considerate il fatto che, ciò che fate agli altri, primo o dopo vi torna indietro.... quindi se non vi fidate del prossimo a prescindere, gli altri non potranno mai fidarsi di voi, con la conseguenza che rimarrete prima o dopo isolati... soli... pensateci!
Quindi se ancora dubitate del fatto che ci si possa fidare degli altri considerate che la psicologia ci dice che ogni singolo soggetto si automotiva per dolore(fuga) o per piacere(attrazione):
- Non volete più essere soli(dolore)? Fidatevi degli altri!
- Volete conoscere più gente(piacere)? Fidatevi degli altri!
Poi ovviamente ci sono le eccezioni, persone che hanno ampiamente dimostrato di essere inaffidabili, di comportarsi come "furbi del quartierino" e quindi loro non meritano di conseguenza fiducia in quanto sono "imbecilli".... ma non sono tanti... anzi sono una minoranza....
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