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mercoledì 12 gennaio 2011

Il Taoismo: una prospettiva antica quanto la storia dell'Uomo

Le prime società e città organizzate dell'umanità nacquero tra il 6000 a.C. (8000 anni fa) e il 4000 a.C. (6000 anni fa), tutte vicino a corsi d'acqua importanti come il fiume Indo(India), il fiume Giallo(Cina), il Nilo(Egitto), e la mezza luna fertile tra il Tigri e l'Eufrate(Mesopotamia, attuale Iraq)


Da noi in occidente studiamo le prima società egiziane e mesopotamiche, ma appena si accenna alle società e civiltà nate vicino alle sponde all'Indo, e ancora meno per la società che fiorì lungo il fiume Giallo.

Secondo l'archeologia di qualche anno fa si dava come più antica quella dell'Indo, invece secondo alcuni ritrovamenti recenti, pare che la società comparsa lungo il fiume Giallo sia nata parallelamente, precedendo di alcuni secoli quelle che invece ci fanno studiare a scuola da bambini.

Le caratteristiche della prima società lungo l'Indo non sono molto dissimili da quella mesopotamica: uso delle esondazioni per avere raccolti floridi, società matriarcale poi "evolutasi" in patriarcale, prime strutture militari ed economiche, cristalizzazzione della società in regni più o meno armati, successive guerre ed emigrazioni, colonizzando così i territori circostanti.

Le città nate lungo il fiume Giallo, oltre a queste caratteristiche comuni, sembra che si differenziassero per la nascita quasi immediata di punti di scambio commerciali e di rifornimento, una prima moneta formata da gusci di tartaruga, usata anche per divinazioni e fare calcoli sulle merci, sui tempi e tutto quello che potrebbe servire ad un commercio più o meno "primitivo".
Ciò ancora da capire è come mai ad esempio la cultura agricola cinese nasce in altri posti come nel fiume Yangtze, per poi commerciare lungo il fiume Giallo.... ma studi sono ancora in corso....

Quindi in sintesi, mentre le altre tre situazioni si sviluppano sopratutto per l'agricoltura, quella del fiume Giallo si sviluppa anche per un commercio più o meno serrato.

Sappiamo che nell'antichità si studiava la natura per due motivi principali:
  • Scongiurare catastrofi (inondazioni, siccità, alluvioni, ecc.)
  • Orientarsi per viaggiare (dalle stelle e dal paesaggio circostante)

Questi due motivi derivavano da bisogni differenti quali ad esempio:
  • Preservare i raccolti
  • Commerciare
  • Cacciare

Chi commerciava era sottoposto poi a pericoli di ogni sorta come ad esempio:
  • Perdita delle merci durante l'attraversamento di guadi
  • Predoni e malviventi vari
  • Attraversamento di zone di guerra

Ma chi commerciava aveva anche la possibilità di confrontarsi con altre idee, altre forme di società ed altri modi di vivere.

Quindi, almeno inizialmente, la società cinese ebbe la possibilità di sviluppare idee eterogenee e sviluppare una enorme sensibilità nei confronti della natura, sviluppando anche una discreta conoscenza iniziale degli astri e dei loro movimenti.

Dall'osservazione attenta dell'ambiente circostante e dal confronto diretto tra idee si sviluppò il primo Taoismo, come una sorta di tentativo di spiegare e sopratutto prevedere gli elementi naturali e umani.

La sua evoluzione nei secoli sarebbe lunga da spiegare, basti pensare che il "canone taoista" ad oggi si compone di più di cinquemila (5000) testi scritti, il cui primo riordino si ebbe solo nel 400 d.C., ma alcuni testi più antichi sono stati anche persi durante la storia tormentata della Cina.

Ad oggi il termine "Taoismo" può indicare varie cose:
  • Una teologia animista, spesso ormai cristallizzata e con elementi di forte superstizione
  • Un tipo di medicina sviluppata tramite una prospettiva dove i vari organi sono visti nelle loro interazioni
  • Una filosofia complessa, molto vicina "all'indagine sull'essere in quanto tale", cara ad Aristotele
  • Una metodologia di esame degli eventi della vita, che spesso entra bene in sintonia con alcune scoperte scientifiche psicologiche e sociali moderne

In pratica quando si parla di Taoismo al giorno d'oggi non si sta parlando di nulla, il termine Taoismo è diventato quindi un aggettivo, che sta ad indicare una determinata prospettiva da cui partire per una disamina secondo un metodo antico di millenni.

Le prime basi
Accennerò brevemente alcuni principi base, enunciando poi alcune "sentenze" semplificate in maniera da renderle più o meno comprensibili anche a noi occidentali.
I seguenti principi sono in realtà comuni a molte teorie e filosofie orientali e non solo.
Sono comunque anche le basi su cui si svilupperà gran parte del Taoismo nella sua concezzione sia metodologica che filosofica.

Principio di ciclicità : Tutto è ciclico
In quanto :
L’esistenza in quanto tale è un ciclo

Tutte le cose sono soggette al ciclo Universale

L’Uomo percepisce solo un infinitesimo segmento del ciclo Universale


Meditare sulla ciclicità o non ciclicità dell’Universo porta a dimostrare la sua ciclicità

Principio di mutamento : Tutto è in mutamento
In quanto:
Tutto cambia, anche il cambiamento

Principio di cambiamento : La sostanza prima non cambia, cambia solo la forma
In quanto:
La forma è l'unica cosa che i nostri sensi acquisiscono

La sostanza prima è non rilevabile dai nostri sensi


Se cambiasse anche la sostanza prima di cui si compone un oggetto, quell'oggetto non sarebbe più identificabile come simile all'oggetto di partenza

Principio di equilibrio : Tutto è in equilibrio costante
In quanto :
Il mutamento di un oggetto in posizione di disequilibrio, o tende a tornare allo stato iniziale, o esiste un qualcosa che equilibra la sua posizione.

Come esercizio:
  • Provate a meditare prima su uno dei quattro principi
  • Poi su tutti e quattro i principi insieme
  • Infine provate a cercare di rivedere tutte le dinamiche che vi circondano secondo questi principi, sia le dinamiche umane che quelle naturali

Come ultima nota finale ricordate che il metodo taoista di analisi del comportamento umano, fu ripreso da Carl G. Jung, uno dei padri della psicologia nella sua accezione moderna.

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