In questo post invece vorrei approfondire lo stress "buono" ovvero l'eustress.
L'eustress si manifesta nel momento in cui ci troviamo di fronte ad un problema e riusciamo prima o dopo a trovare e scegliere la soluzione più attinente all'ambiente che ci circonda.
Se vediamo lo schema a sinistra e lo analizziamo scopriamo un po' di cose:
- Per ogni problema che incontriamo nella vita è importante trovare sempre più di una soluzione
- Trovare più soluzioni è una risorsa solo nel momento che abbiamo un metodo per scegliere la soluzione che pare la più idonea
La cosa ancora più interessante è la relazione tra tempo per trovare una soluzione e stress:
Quindi da quanto detto finora, la maniera per vivere cercando di entrare in eustress quando si affronta la vita, si può riassumere nei seguenti punti:
- La capacità di trovare più soluzioni ad un problema
- La capacità di scegliere la soluzione più idonea
- La capacità di fare queste cose nel minor tempo possibile
Di questo ambito si occupa quella disciplina chiamata Problem Solving.
Il Problem Solving è una disciplina nata dall'incontro della Psicologia, Managment, Metodi di produzione, Economia, Ingegneria, Intelligenze artificiali, ecc.
Proviamo a riprendere i 3 punti precedenti secondo il Problem Solving:
- La soluzione esiste sempre e comunque e se non esiste non è (attualmente) un problema
- Per il Problem Solving la capcità di scegliere la soluzione più idonea ad un problema, si configura come un problema, e quindi si ritorna al punto 1 della precedente lista
- La velocità di trovare soluzioni dipende da quante soluzioni simili si sono dovute trovare per problemi simili
- I problemi senza soluzioni non sono problemi (attualmente risolvibili)
- La soluzione è sempre simile a soluzioni precedentemente trovate
- La quantità di tempo per trovare una soluzione ad un qualsiasi problema è statisticamente inversamente proporzionale alla quantità di problemi fino ad ora risolti
Detto questo, e messo da parte (forse riprenderò il Problem Solving in un futuro post), proviamo a vedere la relazione tra stress e tempo di permanenza in fase di eustress
Quindi un'altra necessità è quella di:
- O rimanere in eustress il meno possibile (essere bravi solutori di problemi)
- O portare il punto di cambiamento più a destra possibile ovvero aumentare la propria resistenza allo stress (esercitandosi con disciplina)
- Oltre che avere del tempo per potersi rilassare per "ricaricare le batterie"
- Per il primo esiste un tipo di meditazione chiamata "Visualizzazione" (simulare nella mente il problema con le possibili soluzioni, con i possibili risultati, ecc.)
- Per il secondo esiste il tipo di meditazione chiamato "Verbalizzazione interna" ("io ce la faccio", "sono in grado di farlo", ecc.)
- Nell'ultimo punto si inserisce la meditazione "statica" (presente la meditazione Zen dei film?)
Fino ad oggi abbiamo visto : la società, lo stress e le sue due facce, e quali problematiche l'uomo moderno deve affrontare tutti i giorni.
Dal prossimo post finalmente potrò dedicarmi a spiegare metodi molto pratici di meditazione, che ci possono aiutare in qualsiasi momento di difficoltà.
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